domenica 24 ottobre 2010

Il congresso di SeL

Non e' per una questione di principio che osteggio Vendola. Come male minore rispetto al frazionismo, lo vedrei meglio nel PD, a recitare la parte del Veltroni eccentrico.

Il fatto e' che l'idea di sinistra che ha Vendola si limita alla sua essenza romantica.. Scorze d'arancia nel braciere, il papa' che legge le lettere della resistenza, ecc. Nostagia.

Una strada che non porta da nessuna parte. Magari si compattano le elite di chi gioca a fare il deluso e lo sconfortato dal PD e si recupera qualche voto all'astensione. Pero' non si da nessuna risposta a quella parte immensa di classi deboli che oggi guardano a destra, convinti dal sogno berlusconiano. Il sogno berlusconiano, un'offerta concreta per i ceti popolari, che lo votano in massa sulla base delle promesse, reiterate, di: deregulation, semplificazione, ottimismo, difesa corporativa ed identitaria del territorio dalla concorrenza dei lavoratori stranieri. Per qualche fortunato la speranza di benefatture da parte del principe. Per tutti l'insopportabilita' delle "narrazioni" postcomuniste che hanno monopolizzato a vuoto l'offerta politica per le classi deboli negli ultimi decenni.

Vendola rischiera' magari di vincere le primarie di coalizione (pero' prima bisogna farla una coalizione, e delle regole di impegno). Ma dal popolo, senza una strategia concreta di riscatto, non recupera nessun voto.

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